Concetti Chiave
- L'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando a Sarajevo nel 1914 innescò la prima guerra mondiale, con l'Austria che attaccò la Serbia.
- Le alleanze europee trasformarono rapidamente il conflitto austro-serbo in una guerra mondiale, con potenze come Francia, Inghilterra e Russia coinvolte.
- L'Italia inizialmente neutrale, entrò in guerra al fianco dell'Intesa nel 1915 dopo il patto di Londra, affrontando un fronte estremamente cruento.
- Il crollo della Russia zarista e l'entrata in guerra degli Stati Uniti nel 1917 influenzarono significativamente l'equilibrio delle forze.
- I trattati di pace, come quello di Versailles, e la creazione della Società delle Nazioni segnarono la fine del conflitto, sebbene quest'ultima si rivelò inefficace.
Indice
L'inizio della prima guerra mondiale
L'assassinio dell'arciduca ereditario Francesco Ferdinando e della consorte (Sarajevo, 28 giugno 1914) fu la scintilla che fece scoppiare la prima guerra mondiale.
La Serbia fu attaccata dall'Austria il 28 luglio, ma immediatamente scattarono le clausole delle varie alleanze e nel giro di poche ore dal conflitto austro-serbo si passò a quello europeo (principali potenze dell'lntesa : Francia, Inghilterra, Russia, Giappone);
l'Italia, non essendo state rispettate dagli imperi centrati alcune clausole della Triplice, dichiarò la propria neutralità.
Fallita la guerra lampo per l'eroica e sanguinosa resistenza francese sulla Marna, la guerra si trasforma in un conflitto di posizione e non tardarono a scendere altri contendenti in campo (la Turchia, la Bulgaria in favore degli imperi centrali; il Portogallo, la Romania in favore dell'lntesa).
Il coinvolgimento dell'Italia nel conflitto
L'Italia era ormai divisa fra una maggioranza neutralista (cattolici, giolittiani, socialisti) e una minoranza interventista (liberali di Albertini e di Salandra, socialisti riformisti, repubblicani, irredentisti,nazionalisti, sindacalisti e altre forze capeggiate da Mussolini); il governo, dopo intensi contatti diplomatici sia con l'Intesa, sia con gli imperi centrali, varcò alla fine il fosso il 26 aprile 1915 e sottoscrisse il patto di Londra.
L'opposizione dei neutralisti in parlamento fu superata grazie all'appoggio sostanziale dato all'interventista Salandra dal re Vittorio Emanuele III e il 24 maggio 1915 la guerra fu dichiarata dall'ltalia all'Austria-Ungheria (alla Germania sarà dichiarata solo il 25 agosto 1916).
Le battaglie e le offensive principali
Il nuovo fronte italiano si rivelò subito come uno dei più cruenti; il 1916 vide la "spedizione punitiva" austriaca, che dovette però arrestarsi per il sopravvenuto crollo sul fronte russo, permettendo al Cadorna di passare all'offensiva e liberare Gorizia.
Sul fronte balcanico si ebbe il crollo completo della Serbia e la quasi totale invasione della Romania; sorti alterne vide il fronte russo, mentre quello francese conobbe la sanguinosa battaglia di logoramento di Verdun (febbraio-aprile 1916).
Il 2 dicembre 1916 gli imperi centrali scatenarono una grande offensiva di pace, che tuttavia, per quanto favorita dal presidente statunitense Wilson, fallì completamente.
La situazione era ormai difficile per tutti i contendenti, giacché le loro popolazioni civili e le loro truppe combattenti incominciavano a subire una grave crisi di stanchezza; su tale crisi ebbe una influenza notevole il crollo della Russia zarista sotto il colpo dei liberali e dei marxisti (12-14 marzo 1917).
L'avvenimento decisivo, destinato a controbilanciare la defezione della Russia, fu la dichiarazione di guerra degli Stati Uniti d'America agli imperi centrali (2 aprile 1917); però prima che le nuove truppe giungessero in Europa gli imperi centrali scatenarono delle possenti offensive nella speranza di ottenere il trionfo definitivo prima che il rapporto di forze tra i belligeranti fosse rovesciato (rotta italiana a Caporetto, pace separata con la Russia, capitolazione della Romania, offensiva del marzo 1918 dei Tedeschi in Francia); ma il Piave e la Marna fermarono l'urto nemico.
La fine del conflitto e i trattati di pace
Per gli imperi centrali era ormai la fine: la Bulgaria capitolò il 29 settembre 1918, la Turchia il 30 ottobre, l'Austria-Ungheria il 4 novembre, la Germania l'11 novembre.
Germania, Austria e Ungheria si trasformarono in repubbliche.
Dopo lunghi contrasti, dalla conferenza di Parigi (apertasi il 18 gennaio 1919 e corrosa dall'urto dei nazionalismi europei con l'idealismo pacifista di Wilson) uscirono seguenti trattati di pace: trattato di Versailles, imposto alla Germania; di Saint Germain a"'Austria; di Neully alla Bulgaria; di Trianon alI'Ungheria ; di Losanna alla Turchia .
Wilson fece accettare alle potenze dell'lntesa la creazione di una Società delle Nazioni, che avrebbe dovuto per sempre rendere inutile il ricorso alla guerra; ma gli Stati Uniti sconfessarono il loro presidente e la Società delle Nazioni si rivelò ben presto impari al compito per il quale era stata creata.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento scatenante della prima guerra mondiale?
- Quali furono le principali alleanze coinvolte all'inizio del conflitto?
- Come si è evoluta la posizione dell'Italia durante la guerra?
- Quali furono le conseguenze della guerra per gli imperi centrali?
- Quali furono i trattati di pace risultanti dalla conferenza di Parigi?
L'assassinio dell'arciduca ereditario Francesco Ferdinando e della consorte a Sarajevo il 28 giugno 1914.
Le principali potenze dell'Intesa erano Francia, Inghilterra, Russia e Giappone, mentre l'Italia inizialmente dichiarò la propria neutralità.
L'Italia, inizialmente neutrale, entrò in guerra contro l'Austria-Ungheria il 24 maggio 1915 dopo aver sottoscritto il patto di Londra.
Gli imperi centrali subirono la capitolazione con la Bulgaria il 29 settembre 1918, la Turchia il 30 ottobre, l'Austria-Ungheria il 4 novembre e la Germania l'11 novembre, trasformandosi in repubbliche.
I trattati di pace furono: il trattato di Versailles per la Germania, di Saint Germain per l'Austria, di Neully per la Bulgaria, di Trianon per l'Ungheria e di Losanna per la Turchia.